Chi lo dice che le torte senza glutine non sono deliziose? Posso garantirvi che il risultato è sorprendentemente buono. Siete curiosi di provare questa ricetta? Ma parleremo anche di "gluten sensivity" e celiachia nei bambini.
Organizzare laboratori di cucina per bambini significa, tra le cose principali, ricreare un ambiente sicuro per la loro salute, sopratutto in presenza di intolleranza gravi. Nel corso della mia carriera lavorativa ho avuto modo di incontrare molti piccoli chef affetti da celiachia. La malattia celiaca o celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, un complesso di sostanze azotate che si forma durante l'impasto, con acqua, della farina di alcuni cereali, come avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta (antenato del grano tenero) e tricale (ibrido artificiale tra la segale e il grano duro).
Per combattere la malattia celiaca l'unica terapia attualmente valida è quella dietetica. Il celiaco è quindi costretto ad eliminare dalla propria tavola tutti quegli alimenti che contengono anche solo piccole quantità di glutine, vi lascio immaginare la difficoltà per un bambini che si vede costretto a cambiare il suo modo di mangiare. Questa intolleranza, inoltre, ha un impatto sociale molto forte perché oltre alla dieta si devono cambiare anche le propri abitudini; come ad esempio quando si partecipa ad una festa di compleanno oppure ad un corso di cucina. Quando tra i miei corsisti ci sono queste difficoltà, per me, diventa essenziale far sentire a proprio agio tutti, senza sottolineare le differenze, nel modo più naturale possibile. Ma quali sono le parole adatte, i modi per rendere tutto più fluido? A chi chiedere aiuto? Poco tempo fa ho voluto incontrare la dott.ssa Federica Ciccanti, pedagogista clinico e mediatore famigliare, autrice del libro “Regole facili: Genitori felici (e figli anche), per confrontarmi sul tema e naturalmente proporre una ricetta assolutamente glutee free, che vi lascerò alla fine dell’articolo. Ecco cosa ci ha detto!
“Quando scopri che tuo figlio è celiaco, la vita cambia per tutta la famiglia non solo per lui. Ciò che viene maggiormente “toccato” da questo cambiamento di alimentazione riguarda: la relazione con i compagni/amici e la relazione con i fratelli/sorelle non celiaci. Anche il rapporto con il proprio corpo subisce dei mutamenti; è un po’ come scoprire che la biciletta che usavi fino all’altro giorno non va più bene per te, non funziona come dovrebbe. Ma non puoi cambiarla del tutto: puoi cambiare velocità quando la guidi, puoi fare più manutenzione ai freni….ma rimarrà una bicicletta diversa dagli altri.
Ciò che serve di più ad un bambino non è evitare di sottolineare le differenze ma farle emergere con rispetto e amore; concretamente significa parlarne in famiglia apertamente, mostrando non solo e non tanto le soluzioni al problema celiachia (cibi alternative, metodi di non contaminazione ecc…) ma soprattutto lasciare spazio alle domande di tuo figlio e alle sue emozioni. Qualsiasi esse siano, è bene che le esprima.
La preoccupazioni di non farlo sentire diverso dai fratelli purtroppo non sono sempre preoccupazioni che rispondono al reale bisogno di tuo figlio; mi spiego meglio. Il bisogno che ha tuo figlio è quello di essere rassicurato di:
“AVERE” un problema e non “ESSERE” un problema
poter condurre una vita che non lo escluda dal sentirsi parte di un gruppo o della famiglia
conoscere la celiachia per poterla gestire e conviverci.
Quando un genitore risponde a questi bisogni molto ha già fatto; e molto il figlio ha già ricevuto! Tutto il resto come la gestione pratica di merende pranzi feste di compleanno sono occasioni che vanno preparate con anticipo, nulla può essere lasciato al caso soprattutto se la celiachia è sintomatica e tuo filgio corre rischio di vita. Comprenderai bene che se lo aiuti a comprendere tutto ciò con senso di resposanbilità condito con un pizzico di leggerezza, vivrà con maggiore sicurezza il momento della condivisione del cibo con gli amici. E starai più tranquillo anche tu. In queste occasioni la supervisione dle genitore è importante ma va dosata rispetto all’età di tuo figlio, alla sua maturità e alla sua accettazione e comprensione della celiachia. Tutte queste indicaizoni valgono anche per i bambini che hanno invece la gluten sensivity (ipersensibilità al glutine); ma vanno necessariamente tarate caso per caso"
Ora come di consueto vi lascio la ricetta da provare con i vostri figlio o da far provare altro in completa autonomia.
Eccovi la ricetta:
Indirizzi utili:
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